Se si possiede una società offshore, sarà obbligatorio anche aprire un Bank account offshore, cioè un conto corrente bancario che abbia sede estera, proprio nello stesso Paese in cui viene registrata e fondata l’impresa offshore. Tale tipo di conto bancario necessita della presentazione di una serie di documenti per poter essere aperto, ma non solo. Per quanto riguarda la sua gestione invece, sarebbe opportuno richiedere ad un esperto oppure allo stesso istituto bancario, tutti i costi e i dettagli relativi a tale bank account, prima di aprirne uno.
Bank account offshore: come fare per aprirlo
Aprire un bank account offshore significa avere la possibilità di prelevare, versare e compiere transazioni anche al livello internazionale, esattamente come un conto corrente italiano. Quelli esteri infatti, non presentano un numero molto elevato di differenze con quelli del proprio Paese, se non una minore richiesta di spese. Oltre a questo, è necessario conoscere con molta attenzione quali sono i documenti da presentare per poter aprirne uno. A tal fine, è possibile anche affidare l’intera procedura dell’apertura a dei consulenti esperti, così da non doversi preoccupare della burocrazia.
La prima documentazione da dover presentare è una copia del proprio passaporto, che sia apostillato su ogni pagina. Richiesta anche la copia della propria carta di identità. Da aggiungere a questi documenti anche una lettera referenziale che deve essere redatta da parte di due banche differenti oppure di un solo istituto bancario, che però faccia parte della nazione di residenza e che sia accompagnata dalla lettera di un commercialista.
È necessario in alcuni casi avere anche una copia di una bolletta intestata al proprietario della società offshore oppure del prestanome. È possibile anche che vengano richiesti il certificato di “good standing” oppure quello di vigenza. Per conoscere in quale casistica si rientra, è necessario rivolgersi a dei professionisti, i quali possono indicare quali siano i giusti documenti da presentare. Questo però non è tutto, per poter aprire un conto di questo tipo.
Le altre informazioni da conoscere per aprire il conto corrente offshore
Una volta preparati tutti i documenti utili per l’apertura, occorrerà presentarsi presso l’istituto bancario scelto e richiedere che sia aperto il conto corrente. È necessario sottolineare che le banche possono sempre richiedere ulteriori documenti aggiuntivi e non è detto che accettino la richiesta in questione.
Per riuscire a far andare a buon fine quest’ultima, l’ideale sarebbe rivolgersi a dei professionisti realmente competenti, anche perché se si preparano le documentazioni in modo corretto e molto serio, è difficile che gli istituti bancari non accettino di aprire il conto bancario offshore. Per questo, più ci si rivolge a degli esperti e più aumentano le probabilità di riuscita.
La stessa cosa infatti riguarda la gestione del conto, o meglio soprattutto il bilancio della società offshore e i consigli riguardanti le varie transazioni. Anche in questo caso infatti sarebbe opportuno contattare degli esperti per potersi informare e per poter chiedere aiuto riguardo analisi del bilancio o dei profitti.
La gestione di un conto bancario offshore
Si è già detto che l’ideale, prima di compiere movimenti di una certa consistenza dal conto offshore o verso il conto offshore, sarebbe il fatto di rivolgersi al personale esperto, che può essere rappresentato da un commercialista oppure anche da una società di consulenza.
In questo modo, il vantaggio consiste nell’evitare errori che possono far rischiare di dover chiudere il bank account offshore oppure anche nel rischio di multe. Per quanto riguarda però i prelievi ed anche i versamenti, se questi avvengono all’interno del Paese in cui è presente la sede legale della società offshore, non vi sarà alcuna necessità di doversi prima informare se tali movimenti sono possibili o no. In tal caso infatti è tutto permesso, ma se si intendono spostare i soldi dal conto offshore a quelli di un altro conto presente in un altro Paese, meglio chiedere prima di effettuare la transizione.
Ovviamente a tutto ciò si deve anche aggiungere che l’imprenditore dovrà informarsi sui costi di gestione del conto bancario e sulle possibili commissioni da dover pagare, ogni volta che si effettuano prelievi o versamenti, nonché anche sugli eventuali costi di deposito.
Come si è visto, sempre meglio essere molto informati nel settore offshore, anche perché la sua gestione non è così semplice.