mutui nel 2019 - infoquotidiano

Mutui: chi è il surrogatore tipo?

Questa domanda merita una risposta molto approfondita.

Negli ultimi anni è “di moda” utilizzare le surroghe, ovvero i trasferimenti di mutui da un istituto bancario ad un altro. Le richieste sono così numerose che è possibile tracciare una sorta di profilo del surrogatore medio, ovvero di chi è maggiormente propenso a spostare il suo mutuo, alla ricerca di maggiore convenienza.

Analizzando i dati, si evince che il mutuatario che ha surrogato il proprio finanziamento nel corso del 2019, alla data della stipula aveva un’una età media di 45 anni, era al suo primo mutuo, e nell’ 83% dei casi aveva un contratto a tempo indeterminato, mentre nel 14% si trattava di un lavoratore autonomo. Il suo reddito annuale dichiarato era di circa 27.000 euro.

Nella scelta del tasso d’interesse da applicare al mutuo, nonostante oggi il tasso variabile costi meno che in passato (1,65% iniziale contro il 3% del fisso) sta sempre più crescendo quest’ultimo. Nel primo trimestre del 2019 nel 60% dei casi, chi ha effettuato una surroga ha optato per mutui a tasso fisso (intorno al 2,5%), che senza dubbio beneficiano di condizioni mai viste prima d’ora.

Nella scelta del tasso di surroga molto dipende poi anche dalla durata residua del piano d’ammortamento, oltre che, naturalmente, dal tasso applicato inizialmente. Se dovete pagare rate, ancora per dieci anni, la tendenza è quella di consigliare il tasso variabile, o misto. Il quantitative easing della Bce durerà almeno fino al settembre 2019 e favorirà questa soluzione. Solo dopo questa data è possibile aspettarsi un rialzo, anche se inizialmente molto moderato, dei tassi, che penalizzerebbe le rate variabili.