Hai bisogno di un Attestato di Prestazione Energetica (APE) ma non sai a chi rivolgerti? Ti stai chiedendo se puoi farlo da solo, o magari se va bene chiunque sia “un po’ pratico” di edilizia? Spoiler: no, non va bene chiunque.
In questo articolo vediamo chi può redigere l’APE in Italia, quali sono i requisiti richiesti ai certificatori energetici, che tipo di formazione devono avere e come riconoscere se stai affidando il lavoro alla persona giusta. Fidati, è un tema importante, anche perché un APE fatto male può causarti problemi legali e multe salate.
Chi può redigere l’APE? Requisiti e normativa per i certificatori energetici in Italia
Cos’è un certificatore energetico?
Il certificatore energetico è un tecnico abilitato che ha il compito di analizzare un immobile, raccogliere dati, fare i calcoli e rilasciare l’APE secondo quanto stabilito dalla legge italiana e dai regolamenti regionali.
Non si tratta solo di compilare un foglio: serve competenza tecnica, esperienza e conoscenza delle normative in vigore. Il certificatore deve anche effettuare un sopralluogo obbligatorio. Nessuna eccezione.
Chi può fare l’APE in Italia?
Secondo la normativa italiana, possono redigere l’APE solo i professionisti iscritti a un ordine o collegio professionale, come:
- Ingegneri
- Architetti
- Geometri
- Periti industriali
Questi professionisti devono aver seguito un corso di formazione specifico in efficienza energetica e devono risultare accreditati presso l’elenco dei certificatori energetici della propria Regione o Provincia Autonoma.
I requisiti nel dettaglio
Per poter rilasciare APE validi, il certificatore deve:
- Essere abilitato alla progettazione di edifici e impianti (secondo il DPR 75/2013).
- Aver frequentato un corso abilitante riconosciuto a livello regionale o nazionale (di solito dura tra le 80 e le 120 ore).
- Aver superato l’esame finale del corso, che attesta la competenza nelle metodologie di calcolo e nella normativa vigente.
- Essere iscritto a un albo professionale (ordine degli ingegneri, architetti, collegio dei geometri, ecc.).
- Essere accreditato nella regione in cui opera, registrandosi in un elenco ufficiale.
Attenzione: non tutti i tecnici abilitati sono certificatori!
Questa è una cosa che crea spesso confusione. Un architetto, un ingegnere o un geometra non può automaticamente redigere APE: serve che abbia anche la formazione specifica in certificazione energetica.
Quindi, se ti rivolgi a un tecnico, chiedi sempre se è iscritto all’elenco dei certificatori della tua Regione. Alcune Regioni hanno portali pubblici dove puoi fare una verifica.
L’obbligo del sopralluogo
Forse hai visto online qualche annuncio tipo: “APE a 49€ – tutto online, nessun sopralluogo!”
Ecco, scappa.
Il sopralluogo è obbligatorio per legge. Senza di esso, l’APE è considerato non valido. Anche se ti mandano un bel PDF con timbro e firma, se non c’è stata una visita in loco, stai rischiando grosso.
Se viene fuori che il certificatore ha firmato l’APE senza vedere l’immobile, si becca una bella sanzione (da 700 a 3.000 euro) e tu potresti dover rifare tutto da capo.
Come avviene la certificazione?
Il processo è abbastanza lineare, ma richiede competenze specifiche. Ecco cosa fa un certificatore serio:
- Sopralluogo: visita l’immobile per raccogliere misure, vedere gli impianti, valutare infissi, pareti, tetto, pavimenti, ecc.
- Raccolta dati tecnici: materiali, spessori, tipo di caldaia, presenza di fotovoltaico, climatizzazione, orientamento dell’edificio.
- Inserimento dei dati in un software certificato: per calcolare la prestazione energetica e la classe.
- Redazione del documento: che comprende una sintesi, la classe energetica, i consumi stimati e anche suggerimenti per migliorare l’efficienza dell’edificio.
- Registrazione dell’APE presso il catasto energetico regionale: solo dopo questa fase il certificato è ufficialmente valido.
Come riconoscere un certificatore affidabile?
Ecco qualche consiglio pratico per come riconoscere un certificatore energetico affidabile e per non incappare in truffe o certificazioni farlocche:
- Chiedi il numero di iscrizione all’elenco regionale.
- Pretendi sempre il sopralluogo.
- Verifica se ha esperienza e lavora nella tua zona.
- Fai attenzione a prezzi troppo bassi (sotto i 100 euro è sospetto).
- Controlla se fornisce un documento completo, con timbro, firma e codice identificativo regionale.
Quanto costa far fare un APE da un certificatore abilitato?
Il prezzo varia in base a:
- Regione
- Dimensioni dell’immobile
- Tipologia (appartamento, villa, ufficio, negozio)
- Facilità di accesso alle informazioni
In media, per un appartamento di 80-100 mq, un APE fatto bene costa tra i 120 e i 200 euro. I costi salgono se parliamo di edifici più grandi o con impianti particolari.
Normativa di riferimento
Se vuoi approfondire o verificare le fonti ufficiali, ecco i principali riferimenti normativi aggiornati al 2025:
- D.Lgs. 192/2005: il testo base sulla prestazione energetica degli edifici.
- DPR 75/2013: definisce i requisiti dei certificatori energetici.
- Decreti attuativi del MiTE (ex MiSE): aggiornano i metodi di calcolo e i formati dell’APE.
- Regolamenti regionali: ogni Regione può avere regole specifiche per l’accreditamento e la registrazione degli APE.
Chi può redigere l’APE? Requisiti e normativa per i certificatori energetici in Italia
Non tutti possono firmare un APE: servono competenze, abilitazioni e una bella dose di responsabilità. Se hai bisogno di un certificato valido, non fidarti del primo che capita e soprattutto diffida dalle offerte troppo belle per essere vere.
Un APE fatto come si deve ti mette al riparo da problemi legali, ti aiuta a vendere o affittare il tuo immobile in tranquillità e fornisce a chi lo acquista informazioni reali sui consumi e sui possibili miglioramenti.
Meglio spendere qualche euro in più e dormire sonni tranquilli, no?